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Ucciso Ibis eremita

giovedì 17 febbraio 2022

La reazione del Parco: “L’uccisione dell’Ibis eremita a Roma è un gravissimo crimine ambientale”.

Tra l’apprezzamento della comunità locale e la gioia di animalisti e amanti della natura, solo pochi giorni fa sui siti Web e i social media dell’ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano sono state diffuse le foto e la notizia dell’avvistamento alla periferia di Bracciano (Roma) di un bellissimo esemplare di Ibis eremita o waldrapp (Geronticus eremita), un raro uccello pelecaniforme e migratore della famiglia dei Treschiornitidi, una specie in pericolo di estinzione, tutelata.  nell’ambito del programma LIFE+ dall’Unione Europea. Ieri però la doccia fredda tramite un comunicato della Lipu (Lega italiana protezione uccelli): un esemplare di Ibis eremita è stato trovato morto a Roma all'interno dell'Azienda agricola di Castel di Guido, impallinato a fucilate nei pressi della Riserva Naturale Statale Litorale Romano e dell'Oasi Lipu di Castel di Guido.

Seppur della stessa specie, si tratta però di due diversi esemplari, monitorati e tracciati nel progetto Waldrapp: quello ucciso a Roma si chiamava Leonardo, mentre quello avvistato a Bracciano è Eduardo. Quest’ultimo per arrivare nei pressi dell’area del complesso lacuale ha percorso 1.703 Km, attraversando ben tre diverse nazioni. E’ quindi verosimile che Leonardo ed Eduardo stessero percorrendo insieme lo stesso corridoio ecologico, ovvero la migrazione nell’area tra i laghi sabatini e la Capitale alla ricerca di un habitat selvatico adeguato. Infatti Castel di Guido, zona nell'Agro Romano, si trova ad una trentina di chilometri di distanza dalla periferia di Bracciano. L’uccisione dell’Ibis eremita a Roma è un gravissimo crimine ambientale, un atto vergognoso”, commentano Vittorio Lorenzetti e Daniele Badaloni, rispettivamente presidente e direttore dell’ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano Martignano. “Solo pochi giorni prima, in molti hanno espresso entusiasmo e felicitazione per l’apparizione di questa specie rara e in via di estinzione sul territorio braccianese. Apprendere ora che un esemplare è stato ucciso a pochi giorni e chilometri di distanza ci lascia sgomenti, è un vero e proprio pugno allo stomaco, perché c’è sempre più bisogno di tutelare specie ad alto interesse conservazionistico come l’Ibis eremita: nel comprensorio dell’area naturale protetta lacustre i Guardiaparco continuano l’azione di educazione sostenibile, sensibilizzazione e vigilanza per prevenire e scongiurare deprecabili azioni di bracconaggio e reati ambientali come questo appena registrato.”